Rischiamo di ingerire quantita 10 volte superiore al dovuto
Sia il sapore che le proprietà del sale comune (cloruro di sodio) sono dovute principalmente al sodio in esso contenuto (1 g di sale = 0,4 g sodio). Il sodio è necessario al nostro organismo nella misura di circa 0,1-0,6 g al giorno, che è quello che il nostro organismo elimina ed occorre ripristinare con la dieta.
Ogni giorno però un italiano adulto ingerisce circa 10 g di sale (quasi 4 kg l’anno), pari a quasi 10 volte la quantità necessaria al nostro organismo.
Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi di ipertensione arteriosa, e aumenta il rischio di patologie cardiovascolari, di patologie legate ai reni e tumore allo stomaco.
Inoltre il nostro corpo deve compensare questa elevata quantità trattenendo i liquidi per mantenere il sale in soluzione e questo comporta gonfiori, sensazione di pesantezza e la famosa ritenzione idrica causa di tanti inestetismi.
Per questo è importante ridurre l’apporto di sale, come misura sia preventiva che curativa.
Non tutti sanno che la quantità di sodio necessaria al nostro organismo è già presente in natura negli alimenti!
È buona norma quindi non aggiungere ulteriore sale sulle pietanze.
Ridurre la quantità di sale che si consuma giornalmente non è difficile, gradualmente il nostro palato si adatta e si rieduca a cibi meno salati.
Inoltre l’utilizzo in cucina di aceto, limone, spezie ed erbe aromatiche può aiutare ad insaporire le pietanze riducendo il consumo di sale.
Ma l’aspetto a cui occorre prestare molta attenzione è il sale nascosto nei cibi, non solo in quelli immediatamente intuibili (pane, dado, salumi…) ma c’è il sale perfino nei dolci confezionati (fiocchi di cereali, biscotti, merendine). Il motivo? Esalta il sapore dello zucchero. Ad esempio, 4 cucchiai di cereali da prima colazione contengono più sale di un sacchetto da 25 g di patatine. Quindi particolare attenzione alle etichette.
Ma se tutto ciò sembra complesso da ricordare la scelta migliore in ogni caso è ridurne perlomeno il quantitativo da tavola e preferire tra gli altri il sale iodato. Ha lo stesso sapore di quello comune, ed è consigliato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità e dal Ministero della Salute per prevenire la carenza di iodio, diffusa nel nostro paese e responsabile di patologie tiroidee.
Dott.ssa Serena M. Caldarazzo
Riferimenti (linee guida Mipaaf-INRAN)