I FODMAPs sono zuccheri che scatenano una serie di sintomi riconducibili alla Sindrome dell’Intestino Irritabile a livello dell’apparato gastrointestinale.
Abbiamo precedentemente chiarito il fatto che l’esposizione a componenti alimentari di natura PROTEICA scatena reazioni avverse agli alimenti sotto forma di allergia ed altri tipi di sostanze invece, tra cui gli ZUCCHERI, provocano intolleranze.
Possiamo dunque parlare di intolleranza alimentare anche nel caso dei FODMAPs, zuccheri che scatenano una serie di sintomi riconducibili alla Sindrome dell’Intestino Irritabile a livello dell’apparato gastrointestinale.
- Come agiscono i FODMAPs all’interno del nostro organismo?
I FODMAPs (fermantable oligosaccharides, disaccharides, monosaccharides and polyols), sono zuccheri semplici a catena corta che, all’interno del nostro organismo non sono né digeriti né assorbiti in maniera efficiente nell’intestino tenue degli esseri umani, viaggiando sino all’intestino crasso, dove:
1. Sono fermentati rapidamente dai batteri presenti. Questa fermentazione provoca produzione di gas con conseguente gonfiore e dolori addominali.
2. Dis-equilibrano il bilancio dei fluidi all’interno dell’intestino crasso. Per la loro elevate capacità osmotica (attrarre acqua) inducono defecazione anomala: stipsi o diarrea.
Sintomi, questi, riconducibili alla Sindrome dell’intestino irritabile (SII) la cui definizione riferisce:
“Dolore addominale e disagio in presenza di una defecazione disturbata e in assenza di altre spiegazioni meccaniche, infiammatorie o biochimiche di questi sintomi”
Sintomi frequenti in caso di SII:
– dolori addominali e gonfiore, meteorismo
– diarrea o costipazione o entrambe alternate
– stanchezza e mal di testa ricorrente
- Quali sono?
I FODMAPs sono divisi in 4 gruppi: Fruttosio, Lattosio, Polioli, Fruttani e Galattani. Contenuti in alimenti quasi insospettabili.
Il Fruttosio contenuto soprattutto in frutta e miele. Il Lattosio nei latticini. I Fruttani nel grano ed altri cereali simili, ma anche in aglio, cipolla. I Galattani principalmente nei legumi e nel caffè. I Polioli (sorbitolo, mannitolo) in caramelle, gomme da masticare, funghi, cavolfiore, e alcuni frutti.
Una dieta LOW-FODMAP con una prima fase di esclusione totale di tutti gli alimenti contenenti i 4 gruppi di FODMAPs ed una successiva reintegrazione graduale di un gruppo per volta (per definire la tolleranza e il suo limite in termini di quantità di alimento ingeribile) si è mostrata efficace nel migliorare i sintomi della Sindrome dell’intestino Irritabile ma anche in altre patologie gastrointestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa, malattia celiaca).
Fonti:
Whelan K et al. The low FODMAP diet in the management of irritable bowel syndrome: an evidence-based review of FODMAP restriction, reintroduction and personalisation in clinical practice.
Valeur J et al. Exploring Gut Microbiota Composition as an Indicator of Clinical Response to Dietary FODMAP Restriction in Patients with Irritable Bowel Syndrome.
Eswaran S et al. Nutrition in the management of gastrointestinal diseases and disorders: the evidence for the low FODMAP diet.
Dott.ssa Serena M. Caldarazzo