Calamari alla piastra con curcuma


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CALAMARI ALLA PIASTRA CON CURCUMA
INGREDIENTI PER 2 PERSONE
CALAMARI (o totani) 400 g
CURCUMA 2 cucchiaini,
PEPERONCINO in polvere, AGLIO, SALE, PREZZEMOLO q.b; OLIO EVO

PROCEDURA
Lavate i calamaretti sotto l’acqua corrente e tagliateli ad anelli. Adagiateli in una ciotola e cospargeteli con due cucchiaini di curcuma, aglio a piacere e un pizzico di peperoncino in polvere. Rigirateli bene, in modo che assorbano gli aromi.
Scaldate la piastra a fuoco alto, appoggiatevi i calamaretti. Abbassate il fuoco e cuocete per 4 minuti, girandoli spesso: in questo modo cuoceranno senza perdere la loro morbidezza.
A fine cottura spolverate con prezzemolo, un pizzico di sale e 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva. Quando sono pronti, serviteli in tavola accompagnati, a piacere, da verdura di stagione.

COSA ABBIAMO NEL PIATTO
Piatto estivo, leggero e semplice.
La curcuma possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e chemopreventive.
Più precisamente, la Curcumina e i Curcuminoidi sembrerebbero:
– Agire come antiossidanti, proteggendo le strutture cellulari dagli effetti lesivi dei radicali liberi dell’ossigeno nella prevenzione dell’invecchiamento e di patologie ossidative come la cataratta.
– Agire come antinfiammatori, riducendo l’espressione di enzimi coinvolti nello sviluppo della reazione infiammatoria, nel trattamento delle patologie infiammatorie.
– Agire come antitumorali, da un lato inibendo il processo di neoangiogenesi e dall’altro inducendo il processo apoptotico.
La Curcumina e i Curcuminoidi si sarebbero rivelati efficaci anche nel ridurre il rischio cardiovascolare. L’azione protettiva sarebbe da ricondurre alla capacità di inibire l’ossidazione delle Lipoproteine LDL, note per l’elevata aterogenicità, e di ridurre il danno vascolare.
Impiegati anche: nella gestione della patologia artrosica ed artritica; nella detossificazione da sostanze tossiche; nell’epato-protezione.

I calamari (molluschi cefalopodi) presentano una composizione chimica e nutrizionale simile a quella dei pesci magri con un apporto energetico ridotto, buon contenuto proteico e bassi livelli di grassi tra i quali prevalgono gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena, aspetto nutrizionale non indifferente soprattutto nel trattamento dei soggetti potenzialmente a rischio di compromissione cardiovascolare.
Sono ricchi di sali minerali, quali sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e vitamina A.
Sull’acquisto del pesce orientatevi sempre su prodotti locali e freschi.