Ultima chicca sul cioccolato: migliora la funzione cognitiva


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Il cioccolato, alimento amato ma dai pareri controversi, ha dimostrato negli ultimi anni molteplici implicazioni sulla salute e il benessere. Tra le numerose proprietà e benefici del cioccolato il potere antiossidante nei confronti dei radicali liberi coinvolti nel processo di invecchiamento per la presenza dei Polifenoli (Flavonoidi e Tannini); l’azione antidepressiva per la presenza di Feniletilamina (detto anche ormone del piacere), e per la capacità di stimolare neurotrasmettitori come la Serotonina e le Endorfine; la protezione cardiovascolare, sempre a cura dei flavonoidi che riducono l’aggregazione piastrinica, la pressione arteriosa e il rischio di trombosi; gli effetti anti-fatica e anti-stanchezza perchè ricco di Magnesio, Fosforo, Ferro, Vitamine E, B1 e B2 , così come l’ aumento della concentrazione per la presnza di Teobromina e Caffeina.
Uno studio afferma addirittura che il cioccolato non fa ingrassare ma anzi diminuirebbe il grasso addominale (studio condotto presso l’Università di Granada e pubblicato sulla rivista Nutrition, parte del progetto HELENA, Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence, finanziato dall’Ue).
Ma l’ultima news arriva da uno studio di Georgie Crichton della University of South Australia pubblicato sulla rivista Appetite, il quale sostiene che il cioccolato, non solo il più salubre fondente ma anche quello al latte, potrebbe a lungo termine potenziare le funzioni cognitive se mangiato regolarmente, almeno una volta a settimana.
I ricercatori australiani hanno considerato i consumi di cioccolata di 968 individui di 23-98 anni nell’arco di 30 anni, “somministrando” loro periodicamente dei questionari alimentari e sottoponendoli ad una serie di test cognitivi per misurarne le performance in vari ambiti (memoria visiva, di lavoro, verbale, etc).
E’ emerso che un consumo settimanale di cioccolato è associato a migliori funzioni cognitive in tutti i campi della cognizione.
Ovviamente gli zuccheri semplici possono essere consumati come fonte di energia per l’organismo nei limiti del 10-15% dell’apporto calorico giornaliero (linee guida MiPAF-INRAN). Particolare attenzione va fatta nei casi di diabete o in quelli di intolleranza (piuttosto diffusa quella al lattosio).

Dott.ssa Serena Maria Caldarazzo

RIFERIMENTI:

https://www.researchgate.net/publication/293808702_Chocolate_intake_is_associated_with_better_cognitive_function_The_Maine-Syracuse_Longitudinal_Study

 

cioccolato

Il cioccolato migliora le funzioni cognitive